La vita di frate Elia, compagno di Francesco e ministro generale dell’Ordine, è stata oggetto, in tempi e modi diversi, di più letture e interpretazioni. Le legendae e la cronachistica del XIII secolo descrivono una parabola discendente di Elia e la letteratura francescana del XIV secolo rafforza l’immagine di un frate destinato a farsi carico delle “colpe” dell’Ordine.
Si tratta, come noto, di una vera e propria damnatio memoriae, che, supportata acriticamente dalla memorialistica di epoca moderna, ha segnato definitivamente la biografia del frate, offuscandone l’operato come vicario di Francesco prima e come ministro generale poi. A questo si sommano le ambiguità rispetto all’interpretazione del rapporto tra frate Elia ed alcuni protagonisti del suo tempo, primo tra tutti l’imperatore Federico II di Svevia.
Il Centro studi frate Elia da Cortona è fondato il 23 novembre 2015 grazie all’iniziativa di alcuni frati Minori Conventuali e di un gruppo di laici già impegnati da anni nell’attività di valorizzazione della storia, dell’arte e della spiritualità francescana legata alla figura e all’opera di frate Elia. Fin dai mesi successivi il Centro ha avviato una intensa attività culturale finalizzata a reinserirne la figura di frate Elia nelle dinamiche politico-religiose del suo tempo, al di là di pregiudizi o distorsioni storiografiche.
Il Centro raccoglie l’eredità delle celebrazioni cortonesi del 750° anniversario della morte di frate Elia (1253-2003). L’anniversario è stato promosso dalla Provincia Toscana dei Frati Minori Conventuali, nella persona dell’allora Ministro Provinciale P. Antonio Di Marcantonio, dall’Amministrazione comunale e dall’Accademia Etrusca di Cortona. In tale occasione furono portati a termine i lavori di ristrutturazione della chiesa e il restauro del convento. Tale operosità fu anche da stimolo per una profonda riflessione e una iniziale riscoperta della storia e dell’opera di frate Elia.